Aendör Studio è un brand di moda genderless, total black, fatto a mano in Italia nel nostro atelier.
Il concept è quello di dare ad ogni capo una propria anima, definendo sia le proprie linee che quelle di chi lo indossa. I capi sono semplici, lineari e indossabili in ogni occasione. La vestibilità è prevalentemente oversize e ultimamente abbiamo rivalutato le aderenze, in grado di dare un tocco di autostima. Allo stesso tempo ci piace giocare con i volumi.
Gli abiti dovrebbero incarnare l'individuo e riflettere la sua personalità, pur mantenendo la semplicità e comodità. Ogni pezzo creato da Aendör Studio è intriso di questa filosofia.
PERCHE' TOTAL BLACK?!
Semplicemente perchè amiamo il nero. L'ispirazione viene dai grandi maestri della moda giapponese, come Yohij Yamamoto e Rei Kawakubo.
Il nero è elegante. Il nero è minimale. il nero non è invasivo nè passa inosservato. Il nero è tutto o niente. La combinazione perfetta per la nostra idea di moda.
Durante gli anni accademici, Antonella ha sviluppato il suo stile, non sempre compreso dagli insegnanti. Tuttavia, alcuni docenti, la sostenevano. In particolare Angela De Girolamo (storia del costume), che merita un enorme ringraziamento, e Angelo Bucci (interior design), che una volta visionando i suoi sketch e le sue prime creazioni disse: "Antonella, tu sei in anticipo sui tempi. Devi essere paziente". Era il 2013, e parlare di abbigliamento genderless era ancora prematuro. Ma il cambiamento era nell'aria e dal 2020 la tendenza è esplosa.
GENDERLESS?!
Durante il mio primo anno di università, spesso ricevevo feedback contrastanti da parte dei docenti per i miei disegni androgini dei figurini e le collezioni in cui il nero era la tonalità predominante. Figurini ritratti con indumenti che sfidano i confini tra l'abbigliamento convenzionale uomo-donna, tela sperimentale di autoespressione. L’essenza stava nel liberare l’abbigliamento dai confini delle norme di genere, trattandolo non solo come abbigliamento ma come un indicatore nella nostra narrativa sociale.
Nel regno della moda, l’emergere di un’espressione senza genere significa un’evoluzione trasformativa, liberandosi dai vincoli delle rigide categorizzazioni. Diventa un canale per le singole voci di armonizzarsi con la loro unicità. Per intraprendere questo viaggio verso l’assenza di genere, la moda deve gradualmente liberarsi delle etichette binarie che da tempo ne definiscono il ritmo.
Assegnare un genere a un capo di abbigliamento è solo uno dei tanti dogmi da abolire per far sì che le parti tendano ad una parità di genere mai pienamente raggiunta. Ci impegniamo a fare in modo che tutt* si sentano liber* di esprimere se stess*, anche attraverso una moda priva di pregiudizi. Non siamo i primi e non saremo gli ultimi.
PRODOTTO A MANO IN ITALIA DA NOI
La moda non va vista come un atto superficiale. Quando acquisti e indossi un abito, va attribuito ad esso il giusto valore. La moda è il primo passo di una società in progresso. Il riflesso di un cambiamento in corso d'opera.
La moda è un atto di rivoluzione, incline a mutare il destino della società. Lo è stato in passato e lo sarà ancora, ancora e ancora.
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