Ciao. Sono Antonella Mirco, XX anni, she/her, di Guardialfiera, un paesino del Molise, Italia. Dopo il liceo ho deciso di perseguire il mio sogno e studiare moda, ed eccomi qui. Subito dopo la mia laurea all'Università Europea del Design, ho lanciato il mio marchio, omonimo, Antonella Mirco. Il mio primo atelier è stato in una stanzetta a casa di mia nonna a Guardialfiera. Dopo un anno mi son trasferita a Berlino con il mio compagno, Savio.
Il 23 settembre 2015 è la data della mia partenza. Non parlavo tedesco ne inglese. Passo i primi mesi a studiare la lingua (oggi parlo inglese, spagnolo e un po' di tedesco), sostenendomi con alcuni lavori part-time e stage non solo nel campo della moda. Nel frattempo continuo a sviluppare le mie collezioni nel mio "finto atelier", una piccola stanza condivisa con il mio partner in una WG con altre 9 persone. Nel 2016 ho avuto la possibilità di esporre la mia collezione da LNFA Concept Store e lo stesso anno ho partecipato alla sfilata di chiusura del Music Video Award a Berlino come stilista emergente. Seguiranno collaborazioni con Studio 183, Syld Store e altri.
Berlino è una città ricca di stimoli e permette di interfacciarsi con culture diverse e fare tante esperienze, senza mai rinunciare al mio progetto personale, anzi dandomi la possibilità di svilupparlo giorno dopo giorno tra alti e bassi, sbalzi d'umore e qualche soddisfazione.
Essere lontani dalla famiglia non è facile. Chiedilo a qualsiasi espatriat*. Mi mancavano i miei cari e il clima (devo essere sincera) e l'idea di tornare in Italia per portare con me un pizzico di cambiamento è cresciuta giorno dopo giorno. Magari proponendo un prodotto che, seppur legato all'artigianato, ammicca ai giovani e l'idea di creare una community che abbia come punto di partenza la moda, ma che nel tempo toccherà altre realtà: la musica, la fotografia, la danza, e ogni altra forma d'arte. Negli anni sono tornata spesso in Italia, soprattutto a Bari dove vive parte della mia famiglia. Qui ho trascorso buona parte della mia vita e ho potuto apprezzare il cambiamento della città. Ho visto un barlume di luce, una boccata d'aria fresca e ho pensato..
"..Perché no?! Trasferirsi a Bari, iniziare lì l'attività e combiniamo il mio lavoro/passione con il mio cuore". Mi ci è voluto del tempo, ma alla fine ho deciso di fare il grande passo e trasferirmi a Bari.
Mi son trasferita a Bari a luglio 2022 e ho preso in affitto un locale commerciale in centro città. Lo abbiamo ristrutturato e creato ad hoc per ospitare il mio atelier , concept e progetti futuri. Il vecchio brand Antonella Mirco non esiste più per dar vita al rebranding. Dalle sue ceneri è nato Aendör Studio.
IL NOME HA UN SIGNIFICATO, MOLTEPLICI SIGNIFICATI E UNA STORIA DIETRO.
Era una fredda notte d'inverno. Avevamo bevuto un po', quanto basta per essere ispirati (NON FATELO) e Savio iniziò a farfugliare come al solito. "Chiudiamo questo marchio (END) o andiamo avanti (OR). END/OR " - è solo l'inizio della conversazione.
" ANDO/ANDR ", così mi chiama Savio dai tempi dell'università. La mia cadenza molisana tende a farmi pronunciare il T come se fosse una D . ANTONELLA > ANDONELLA > ANDO . La R ha sostituito la O nel tempo, per ragioni che non sto qui a spiegare. Il risultato finale è un gioco di suoni. AE è un tipico dittongo usato nel dialetto barese quindi END > AEND . La Ö (O con umlaut) è una lettera tedesca e ci ricorda la nostra esperienza a Berlino. Quindi OR > ÖR . Infine, abbiamo AENDÖR che dovrebbe essere pronunciato con un accento parigino perché amo la lingua francese e vivere a Parigi è sempre stato nella mia lista di cose da fare.
STUDIO è stato aggiunto per indicare la volontà di non rimanere ancorati al mondo della moda, ma di allargare gli orizzonti a nuove realtà e allo studio di esse. E diciamocelo, la parola Studio rende tutto più figo.
La reazione di Carlos è impagabile (vedi gif)
L'intero processo di realizzazione degli abiti si basa sui valori dello slow fashion e della sostenibilità produttiva e ambientale. Per questo ogni capo viene prodotto su ordinazione.
Tutti gli abiti sono in total black, genderless (secondo lo studio delle abitudini e dell'anatomia del copro umano), fatti a mano in Italia, da noi, nel nostro atelier e non seguono gli andamenti stagionali.
Questo è un breve riassunto del mio viaggio. Spero che ti sia divertito a leggere la storia e magari ti abbia ispirato la tua prossima avventura.
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