Atelier

Ha sede a Bari nel quartiere Murat, in Via Davanzati 9, una traversa di Corso Cavour, centro nevralgico della vita cittadina.

Non è stato amore a prima vista. Ne abbiamo visitati tanti altri prima di tornare, rivisitandolo e rendendoci conto di quanto potenziale avesse. Il posto era grezzo, con pareti rivestite di legno e moquette colorata. Un soppalco a forma di U che taglia la vista prospettica dell'arco centrale e nasconde la bellezza delle volte a crociera.

PRIMA

DOPO

Avevamo un'idea molto chiara di come doveva essere l'Atelier finito. Spiegarlo era complicato e ci veniva costantemente detto che non aveva senso. Potremmo immaginarlo finito, forse per via dei viaggi fatti, dei luoghi visitati e dei nostri 7 anni trascorsi a Berlino. Lì i negozi sono tutti un mix di pareti non finite e mobili trovati per strada o nei mercatini, luci soffuse e vuoti per dare spazio ai visitatori.

Un Atelier d'altri tempi, con murature e pavimenti grezzi, mobili antichi e inserti industriali, con macchine da cucire e tavolo da taglio a vista che permettono di osservare il processo produttivo slow fashion. Un mix tra Brutalismo, Industrial e Minimal.

Aendör Studio è il risultato delle nostre esperienze di vita, dei nostri sacrifici, dei nostri viaggi, delle persone che abbiamo incontrato, delle discriminazioni vissute direttamente e indirettamente, delle discussioni affrontate e dell'impossibilità a volte di poterci esprimere anche attraverso l'arte.

Non solo Atelier. Questo non è il piano. L'idea, infatti, è di farne un luogo di condivisione. Un luogo dove organizzare eventi, mostre, dibattiti e workshop. Un luogo dove dare voce a persone e temi troppo spesso accantonati.

NON TOLLERIAMO SESSISMO, RAZZISMO, OMOFOBIA, TRANSFOBIA E QUALSIASI ALTRA FORMA DI DISCRIMINAZIONE O MANCANZA DI RISPETTO. QUALORA SI VERIFICASSERO, NON ESITEREMO A SEGNALARLO ALLE AUTORITÀ COMPETENTI.