Un format nato dopo aver collaborato con la Dott.ssa Beatrice D'Abbicco ad altre performance tenutesi presso l'atelier nel 2023.
Beatrice è esperta in Saperi Femministi, Diversity e Inclusion management; prevenzione della violenza sulle donne; educatrice professionale; Dottoressa in Lettere Moderne e in Scienze dello Spettacolo; scrittrice ed esperta in Arti Terapie.
Con lei abbiamo deciso di pianificare una serie di incontri di “educazione audiovisiva” verso la parità di genere, tramite l'utilizzo di proiezioni, talk e momenti di Q&A durante i quali i/le partecipanti erano liber* di commentare e costruire un dibattito, ma anche di immergersi in laboratori creativi.
Nel primo incontro Beatrice ha fatto una breve introduzione del progetto per addentrarsi in un topic ben più amplio: il ruolo della donna nel cinema, sottolineando come, la figura femminile abbia dovuto subire e avere a che fare con un’immagine di donna spesso costruita dagli uomini, deviata e influenzata dal contesto storico e dalla mentalità del tempo.
Si può dire che la storia della donna nel cinema sia stata caratterizzata da sfide e conquiste per mezzo delle quali, nel corso del tempo, la donna sia riuscita a svincolarsi almeno in parte dagli stereotipi di genere e ad ottenere libertà in ambito cinematografico. Tuttavia il suo ruolo è in continua evoluzione e il cammino per raggiungere la parità di opportunità è ancora lungo.
A fine presentazione la conduttrice ha proposto un esercizio creativo di gruppo, in stile Arti Terapie, in cui chiedeva alle partecipanti e ai partecipanti di elaborare un nuovo finale per un film che trattasse le tematiche discusse, sulla base di alcune ricerche sperimentali da lei condotte precedentemente per la sua tesi sul Famale Gaze (sguardo femminile nel cinema). Un finale che secondo noi avrebbe potuto esprimere meglio il concetto di affermazione, emancipazione e rispetto della figura femminile nel cinema, e nella vita reale.
Per concludere, ad ogni partecipante è stato richiesto di esprimere le proprie sensazioni attraverso un'illustrazione.
Ci teniamo a ricordare che il format è ideato e condotto da Beatrice d'Abbicco. Il progetto si prefigge di educare alla parità, all’inclusività e al superamento delle varie discriminazioni, attraverso il linguaggio cinematografico, presso lo spazio di Aendör Studio, unendo il metodo Educativo alla Feminist Film Theory e agli Studi di Genere in un’ottica intersezionale, anche tramite attività e quiz.
L'attvità è stata finanziata dall’avviso pubblico "Un negozio non è solo un negozio" (d_Bari 2022/24, programma per il sostegno all'economia di prossimità del Comune di Bari), che include Aendör Studio fra i progetti vincitori del bando.